DEUTSCH

 

Dati tecnici

Nome originario: Canale di Suvino

Ubicazione: Località Pastura, Val Crana, ca. 1’307 – 1’370 m s.l.m

Coordinate: Y iniziale 723’937 X iniziale 106’724; Y finale 724’222 X finale 106’864

Tipo di protezione: Opera di premunizione volta a raccogliere le acque meteoriche e limitarne così l’attività erosiva alfine di permettere il risanamento idrogeologico dei versanti, in combinazione con interventi selvicolturali (piantagioni con funzioni protettive).

Dati tecnici: ca. 300 m di lunghezza conservati su un totale di ca. 400 m

Materiale e tecnica costruttiva: muratura a secco con pietrame

 

Cenni storici

Vecchio canale di raccolta delle acque meteoriche costruito presumibilmente nei primi anni del ‘900 a protezione delle giovani piantagioni effettuate tra il 1890 e il 1900 in Val Crana (“Progetto per rimboschimento ed opere di premunizione in Val Crana, Comune di Signôra”).

Il Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano (CVC), nell’ambito della sistemazione dei sentieri di servizio all’interno delle vecchie piantagioni (“Progetto di cura delle vecchie piantagioni del bacino del Cassarate, selvicoltura, 2018-2032”), si è imbattuto in questo storico manufatto che, d’intesa con la Sezione Forestale, si è ritenuto opportuno ripristinare con un intervento di pulitura eseguito nell’agosto 2019.

L’opera oggi ha un valore storico-documentario in quanto testimonianza dei primi interventi di sistemazione idraulico-forestale a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento nell’alta Valle del Cassarate, nel periodo in cui nasceva il servizio forestale cantonale.

 

Vecchia mappa dell’Ispettorato forestale del Cantone Ticino “Progetto per rimboschimento nel Bosco Grande, Comune di Signôra”, non datata (presumibilmente primi anni del 1900), Archivio storico del Consorzio dell’Alto Cassarate: evidenziato in giallo si nota il tracciato del canale contrassegnato con la scritta “Canale di Suvino”.

 

Signôra, febbraio 2020: evidenziata in giallo l’ubicazione del manufatto

 

 

Val Crana, lavori di coltura ed opere di premunizione, 1894, Archivio storico del Consorzio dell’Alto Cassarate, 4° Album – 1° foglio Ing. Forni, n. 1899

 

Val Crana, lavori di coltura ed opere di premunizione, dettaglio di alcune briglie in costruzione e delle gradonate per il risanamento delle frane, 1892-1894, Archivio storico del Consorzio dell’Alto Cassarate, 4° Album – 1° foglio Ing. Forni, n. 1899

 

Signôra, ottobre 1938, 4° Album – 6° foglio Ing. Forni, n. 3347

 

Val Crana, ottobre 1936, 4° Album – 6° foglio Ing. Forni, n. 3184

 

Approfondimenti

L’esecuzione dei primi progetti di sistemazione idraulico-forestale fu inizialmente presa a carico dagli enti locali, principalmente dai Patriziati. Significativo fu il fallimento del Patriziato di Signôra, dovuto anche ai grossi investimenti sopportati per la sistemazione della Val Crana. In fase di costruzione, le opere previste furono danneggiate a varie riprese, in particolare dall’alluvione del 5 agosto 1896. La manutenzione e la ricostruzione dei manufatti determinarono un forte carico finanziario che portò il Patriziato al fallimento nel 1899.

A causa del fallimento, nell’ottobre 1899 i fondi di sua proprietà furono acquistati dalla Banca popolare di Lugano (per CHF 12’600.00.-), che garantiva i crediti necessari per l’esecuzione del progetto di sistemazione.

La continuazione dei lavori progettati, come pure la manutenzione di quelli già eseguiti, risultava in queste condizioni impossibile. Da qui la necessità di istituire un consorzio in cui coinvolgere anche i Comuni del fondovalle che beneficiavano degli effetti positivi del risanamento. Il Consorzio dell’Alto Cassarate fu istituito con decreto 18 settembre 1918 e inizialmente comprendeva: Comuni di Valcolla e dell’alta Capriasca, Comuni di Cadro, Cagiallo, Canobbio, Davesco, Lopagno, Lugaggia, Sala, Sonvico, Patriziato dei Tre Comuni, Consorzio del Basso Cassarate (istituito nel 1897) e Stato del Cantone Ticino.

Nell’ottobre del 1924 i terreni del fallito Patriziato di Signôra, acquisiti dalla Banca popolare di Lugano, furono ceduti al Consorzio dell’Alto Cassarate per CHF 25’000.00.-. Così si legge nella lettera del 22 settembre 1922 che la Banca popolare di Lugano indirizzava a Silvio Veladini, segretario del Consorzio dell’Alto Cassarate: “[…]Ci teniamo a farLe rilevare che, se il nostro Istituto si decide ad alienare questa sua proprietà, che è in suo possesso da oltre 25 anni, durante i quali vi apportò notevoli miglioramenti ad un prezzo certamente inferiore al suo valore effettivo, è unicamente col pensiero che, affidandola ad un ente che è già organizzato per svilupparla e che non si prefigge nessuno scopo di lucro, potrà meglio utilizzarla nell’interesse di tutto il paese. […]”.

Il Consorzio dell’Alto Cassarate poté quindi continuare con i lavori di sistemazione che, per i territori dell’ex Patriziato di Signôra, si estesero oltre la Val Crana, con il rimboschimento del Bosco Grande (1891-1905), la piantagione di Pastura (1929-1930), la piantagione di Piancuvegia (1930) e il miglioramento dei pascoli di Signôra (1947).

La località di Pastura fotografata dall’alto nel 1946

 

Piantagioni Val Crana e Bosco Grande, marzo 1939, Archivio storico del Consorzio dell’Alto Cassarate, 4° Album – 10° foglio Ing. Forni, n. 3413

 

Pascolo di Signôra, 1941, 4° Album – 12° foglio Ing. Forni, n. 3545

 

Bibliografia:
– “Il bacino del Cassarate 1880-2000, 120 anni di interventi forestali per la sicurezza del territorio”, Sergio Mariotta, EUSI, Ristampa 2019
– Archivio storico del Consorzio dell’Alto Cassarate (fascicoli 26, 185 e 260), presso il Consorzio Valle del Cassarate e golfo di Lugano

Giugno 2020